Storie, fatti, personaggi del comprensorio Termini Cefalù Madonie

La calzante definizione di “oro blu”, di Maude Barlow (direttrice dell'International Forum on Globalization e co-fondatrice del Blue Planet Project)
Secondo David Henry Feldman (Università di Stanford, USA), il bambino prodigio (gifted children nella letteratura scientifica anglosassone)
Vincenzo La Barbera, architetto civico, ingegnere militare, e pittore, nacque a Termini Imerese nel 1577 c.,
Antonino Spatafora (Palermo, c. 1552/53 – Termini Imerese, 22 Giugno 1613), architetto civile ed idraulico, pittore, cartografo, scenografo,
La famiglia Miroldo fiorì tra il Trecento ed il Seicento a Polizzi Generosa, sulle Madonie, diramandosi non solo nella vicina Caltavuturo, ma principalmente a Termini Imerese,
La figura di Flaminio Giancardo (o Biancardo o Biancardi) da Cremona, musico lombardo attivo a Termini Imerese fra tardo Cinquecento e primo Seicento, è totalmente sconosciuta nei repertori musicali italiani.
Sin dagli anni 80’ del Quattrocento, a Termini Imerese, al di fuori del perimetro murario medievale, in un sito topograficamente sottostante rispetto al vertice della collina su cui sorge l’antica chiesa di Santa Lucia,
Il geomorfologo ungherese Zoltán Ilyés, ha tratteggiato che i sistemi di fortificazione, e relative opere (mura, argini artificiali, fossati, strade militari etc.), costituiscono degli esempi significativi di forme del paesaggio legate all’attività umana (Human landforms) e,
La vera storia di Termini Imerese nel medioevo è ancora da scoprire. Infatti, il principale corpus documentario (conservato presso la sezione di Termini Imerese dell'Archivio di Stato di Palermo), dato dai rogiti degli antichi notai che vi tennero banco, non solo è tardo, risalendo a gran parte del XV secolo, ma è affetto da lacune o si presenta spesso in condizioni di conservazione affatto “ottimali”.Un dato assodato è, invece, l'importanza economica e strategica della cittadina imerese nel medioevo, grazie alla felice posizione sulla costa settentrionale della Sicilia, quale naturale punto di sbocco di un fecondo entroterra e principale fonte di approvvigionamento, soprattutto cerealicolo, di Palermo. Si spiega così l'esistenza dell'importante Caricatore del Grano (complesso di magazzini per il deposito provvisorio di «vettovaglie», soprattutto cereali e legumi, da sdoganare prima del carico), rimasto in funzione sino al 1819. Tale prerogativa produsse flussi commerciali import-export tra Termini Imerese ed i maggiori attracchi, non solo mediterranei. La presenza nella cittadina imerese di mercanti di varia estrazione e provenienza, soprattutto extra Regnum, favorì la loro stabile dimora e, conseguentemente, la nascita di vere e proprie colonie, particolarmente in relazione alle cinque repubbliche marinare (Amalfi, Pisa, Genova, Venezia e Ragusa dalmata).La repubblica marinara di Amalfi…
I fratelli Graffeo, Nicolò e Giacomo, furono due pittori attivi a Termini Imerese tra gli anni ‘70 del Quattrocento e gli inizi del Cinquecento.