La rete nata nel 2003 raccoglie gruppi e associazioni contrari al faraonico progetto e che fornì, con le sue iniziative, un contributo importante all’abbandono politico dell’idea. Il coordinamento ha deciso pertanto di organizzare per lunedì 12 dicembre alle 17,30 presso il Salone delle Bandiere di Palazzo Zanca a Messina l’assemblea pubblica del Movimento No Ponte. Introdurranno i lavori Sergio Todesco (antropologo) e Domenico Gattuso (Ordinario di Ingegneria dei trasporti). Modererà la giornalista e attivista no ponte Tiziana Barillà”.
Nei giorni scorsi il Ministro per le Infrastrutture Matteo Salvini si è recato a Bruxelles per chiedere che l’Unione Europea si facesse carico del finanziamento del ponte sullo Stretto. “Il risultato di questo viaggio della speranza – scrivono in un comunicato gli attivisti no ponte - per quanto i referenti politici locali lo abbiano presentato come un successo, è stato modesto. Nei fatti gli è stato detto di tornare con un piano finanziario degno di questo nome e con un progetto definitivo”.
Ciò dimostra come da sempre denunciato dal Movimento No Ponte che la tanto sbandierata da diverse parti politiche la cantierabilità immediata del ponte è solo misera propaganda.
“Non solo, infatti, il ponte sullo Stretto è un’opera devastante dal punto di vista ambientale – continuai il comunicato - con una resa in posti di lavoro molto bassa se paragonata all’investimento, che creerebbe un caos urbanistico insostenibile a causa dell’impatto dei cantieri, e sfregerebbe definitivamente il paesaggio dello Stretto, la più importante risorsa a nostra disposizione, ma è anche accompagnato da nodi tecnici irrisolti dal punto di vista ingegneristico. Insomma, l’elenco delle ragioni che ci spingono a opporci all’infrastruttura è più lungo della sua campata unica (una volta e mezza circa maggiore di quanto già realizzato per ponti di questa tipologia).
Nei fatti il ponte sullo Stretto, sebbene ammantato da una vena di modernizzazione del territorio, rappresenta, al contrario, un’opera di retroguardia. Piuttosto che proiettare i nostri territori nel punto avanzato della storia, li collocherebbe piuttosto tra le manifestazioni di un’idea di sviluppo vecchia e insostenibile, realizzando un’opera con un enorme impatto ambientale e paesaggistico, con l’effetto complessivo di marginalizzare ancora di più l’area dello Stretto, trasformandola in un enorme svincolo. Il ponte sullo Stretto non è il salto nel futuro, è il tuffo nel baratro. Non è la soluzione al mancato sviluppo dei nostri territori, è la causa del loro destino di distruzione”.
Torna il “Movimento No Ponte”: lunedì 12 dicembre assemblea pubblica a Messina
Giovedì, 08 Dicembre 2022 00:40 Scritto da Redazione Pubblicato in SiciliaA fronte delle ultime notizie sulle intenzioni sollevate dal governo nazionale e regionale di riattivare il progetto dell’attraversamento stabile sullo Stretto di Messina torna il Movimento No Ponte.
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